mercoledì 3 gennaio 2018

Inferno dei chip

[Aggiornamenti in Appendice]

Non c'è pace per i produttori di CPU, il "cuore" di ogni computer, smartphone, device. Ormai molti aspetti della vita comune nei Paesi industrializzati sono affidati a qualcosa di computerizzato.

Tanto più importante, quindi, la sicurezza che si riesce a mantenere su questi computer e device, partendo dai componenti base. Ed è proprio uno di questi componenti, la CPU, che stavolta è stata colpita da un "difetto" che è presente da almeno un decennio, ma è stato portato alla luce solo di recente.

Ricordiamo che recentemente anche qui si è parlato di altri problemi apparentemente simili:


Stavolta però i problemi sembrano essere leggermente diversi, e non meno preoccupanti.

Per semplificare al massimo, si è scoperto che un normale programma utente (persino il browser con cui state leggendo questo articolo) potrebbe, se opportunamente istruito, andare a leggere informazioni che normalmente sono riservate per il buon funzionamento del sistema: la memoria riservata del Sistema Operativo, sia esso Windows, Linux, Android o altro.

Il problema è talmente pervasivo che entro questo weekend si procederà a mettere in esercizio le correzioni che nel frattempo sono state sviluppate a passo di carica. Sono in ballo interessi enormi, come Google, Microsoft e tutti i maggiori servizi a cui siamo ormai abituati, senza contare tutti i computer personali e i dispositivi tipo smartphone e tablet ormai onnipresenti.

Per chi volesse approfondire alcuni aspetti tecnici, consiglio di leggere (in inglese, as usual) questo bell'articolo di The Registerhttps://www.theregister.co.uk/2018/01/02/intel_cpu_design_flaw/


Appendice: Aggiornamenti


(upd: 2018-01-04 16:00 CET)
Altri aggiornamenti a breve, quando si renderanno disponibili.